Tendenza meteo e prima proiezione estate 2014

Alcune proiezioni modellistiche hanno fatto temere a molti l’avvento della prima onda termica estiva in direzione della nostra Penisola ma hanno successivamente dovuto ritarare il target.

Certamente ci sono diverse ragioni che mi darebbero da pensare in merito ad una stagione estiva contraddistinta da prevalenti scambi meridiani ma non credo che a breve l’Italia possa aver l’onore e l’onere di questa “investitura”.

Vorrei citare, come primo elemento che depone a favore di una zonalità molto debole, l’eredità (che mi permetto di definire “pesante”) del forte riscaldamento strato propagatosi in troposfera in una fase stagionale tardiva.

Sono infatti ben visibili, nonostante una parziale ricomposizione delle masse artiche (fig. 1), al limite della tropopausa (e quindi all’altezza di scorrimento della corrente a getto), sostanziali anomalìe positive di geopotenziale (fig. 2) a significare un gradiente indebolito tra la cella polare e quella di Ferrel.

Questo non depone certamente verso il ripristino di una tipica circolazione zonale da (S)NAO positiva quanto al contrario per un sostanziale abbassamento della corrente a getto a scorrere sul medio Atlantico e in prospettiva a favorire risposte contrapposte tra oceano e continente.

Proprio a tal proposito sono da valutare nel prossimo futuro la contrapposta azione tra la disposizione delle SSTA del nord Atlantico e le anomalìe presenti sul Golfo di Guinea (fig 3) che sono in grado di enfatizzare o smorzare l’intensità del Monsone meridionale del WAM (Weast Africaan Monsoon) a seconda che rispettivamente siano negative o positive stabilendo un gradiente maggiore/minore tra oceano e continente.

Ora mentre da una parte le anomalìe oceaniche propenderebbero per un getto vivace in pieno oceano che, come vi dicevo va smorzandosi in avvicinamento al continente europeo ivi sollecitando lo sviluppo di un primo promontorio, dall’altra le anomalìe nettamente positive del Golfo di Guinea non favorirebbero una penetrazione massiccia del monsone umido meridionale nel cuore del continente africano visibile dalla linea precipitativa che, salvo eccezioni, rimane contenuta verso latitudini non troppo elevate. (fig. 4)

Quindi potrebbe essere favorita, come anticipavo sopra, una linea ondulatoria tra Atlantico e continente piuttosto discontinua e che vede prevalentemente una prima onda moderata di calore affermarsi nell’estremo W_Europa come effetto del rallentamento del getto dal medio Atlantico al continente ed una seconda molto più calda come effetto invece di uno sbilanciamento ancora presente tra W-ITF ed E-ITF (che è la linea immaginaria dell’ITCZ che scorre lungo il continente africano da ovest verso est).
In questo contesto, almeno per adesso, la nostra Penisola rischia di rimanere in un sostanziale “cavo d onda” che mi farebbe ritenere probabile la prosecuzione di una fase moderatamente instabile specialmente al centro-sud mentre il nord Italia potrebbe, ma solo a tratti, beneficiare della propaggine più avanzata del promontorio altopressorio presente in modo più stabile su Spagna e Portogallo

Elemento poi comune a favore di dinamiche meridiane, complessivamente nel prosieguo della stagione estiva, è la Qbo (fig. 5) ormai invertita e quindi orientale a 30 hpa ma ancora occidentale a 50 hpa.

 

A ragione di questo penso che gli effetti di questa inversione dei venti stratosferici equatoriali possa risultare ancor più determinante, nel confermare la propensione ad evidenti dinamiche ondulatorie, nella seconda parte della stagione estiva.

Quindi per ora…”cammello” si ma con l’Italia probabilmente nel mezzo.

Fig. 1: la ridisposizioni delle masse fredde sull’artico

 

 

fig. 2: prevalenti anomalìe positive di geopotenziale sull’artico:

 

 

fig. 3: Sea Surface Temperature Anomaly

 

 

 

 

fig. 4 : la linea avanzata delle precipitazioni nel continente africano linea di confine tra l’aria umida del monsone e l’aria calda e asciutta del deserto

 

 

fig. 5 : la variazione di segno delle anomalìe di momento angolare sull’equatore “segna” il passaggio di fase della QBO

 

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