Nella: poesie

Pensieri: il primo libro di poesie di Nella
Nella---pensieri
E’ bello con te camminare (le stagioni del cuore).
È ‘ bello con te osservare
L’ immensa distesa di neve
Bianca, soffice lieve
Andar con te verso i pini montani
Scordare i domani
In quella pallida falce di luna
Guardarci negli occhi con il fiato che fuma.
Con te, mano nella mano
Ascoltare il rumore dell’ uragano
Il vento che sferza sul viso
A noi par d’essere in paradiso.
Veder spuntare i primi fiorellini
Sentire il cinguettio degli uccellini
Correre nella radura
Con te nel miracolo della natura.
Nell’ acqua mille e mille riflessi
Il caldo sole che matura le messi
Con te ad occhi chiusi in un angolo ombreggiato
A parlar di un sogno mai avverato.

Apecchio.  2008
Questo paese immerso nel verde
che sulla carta stenti a ritrovare
sulle colline lo sguardo si perde
da due fiumi si fa abbracciare
Sulla montagna lievemente adagiato
generoso, offre il passaggio alle riviere
piccolo, quieto ed appartato
col suo palazzo che fa da cavaliere.
Questa collina piena d’incanto
ci sarà cara ognor di più
di noi conosce la gioia ed il pianto
e i dolci sogni di gioventù.
A color che nel presente e nel passato
hanno allietato ogni piazza ed ogni via
ai perduti che abbiamo tanto amato
ho dedicato questa poesia.

Figlio perduto.  2009
Dentro quel vestito troppo grande e consunto
indifferente allo sguardo di gente frettolosa
ragazzo, che fai così esile e smunto
in quella strada ignorando ogni cosa ?
Il corpo fragile più nulla sente
pungente è il vento e sta piovendo
torna al passato la tua mente
a testa bassa cammini e stai pensando
quanto dolore ti ho dato
povera cara dolce mamma
hai lottato, di tutto hai provato
quando hai smesso di cantar la ninna nanna.
Ti sei arresa di fronte al mio passato
ti rivedrò un giorno, povera mamma mia
vago nella strada infreddolito bagnato
signore fa che il mio ultimo inverno sia.

Guardo in alto.  2006
Guardo in alto un aeroplano volare
E dietro un pensiero mi lascio andare
Nella scia di fumo del suo motore
Con gli occhi scrivo la parola “amore”
Il suo rombo riecheggia nella valle
Rimbalza a torna su fino alle stelle
Giunge fino a te e la tua mano
Rimandail suo messaggiocon la parola”t’ amo”

L’Autunno.  2006
Ho camminato per monti innevati
ho camminato nei boschi incantati
alberi coi rami spogli
in terra un soffice tappeto di foglie
che dal vento vengon sollevate
in un turbinio di stelle colorate.
Ancora verdi sono i prati
di rugiada e gelo son bagnati
brillano al sole come cristalli
mentre la nebbia ricopre le valli.
Di ramo in ramo vola un uccellino
alla ricerca dell’ultimo semino
timido e solo
indugia il capriolo
a bruciar gli ultimi ciuffi di erbetta
sa che un duro inverno l’aspetta
un inverno scintillante di colori
in attesa della primavera con i suoi fiori.

La luce della vita……  2008
E’ sera, poi notte, l’ alba di un nuovo giorno
ma nulla cambia a me d’intorno
le bianche pareti della stanza
il mio corpo prigioniero, senza speranza
il soffitto e’ un punto fermo
divenuto ormai un grande schermo
ove si susseguono le scene della vita mia
che io rivivo con la fantasia….
vedo cascate di acqua cristallina
fresca brillante rugiada mattutina
vedo cascate di colori
fragrante profumo di fiori
i colori dell’arcobaleno
profumo di terra bagnate di fieno
immagino fieri cavalli
criniere al vento per prati e per valli.
Neve che silenzio a scende a fiocchi
la luce della vita nei miei occhi
guida, saggezza e amore
per coloro che son pezzi del mio cuore;
il vento soffia prepotente
immutata rimane la mia mente
spalanca finestre e porte
la luce della vita e’ accesa, vivida e forte.

La solitudine.  2007
La solitudine è mia amica
Tra le sue braccia mi lascio cullare
Mi canta la nenia più dolce e più antica
Ad occhi chiusi mi porta a sognare
Tempi passati, tempi perduti
Anni felici quando tutto era rosa
Sogni di bimba mai avverati
Sogni da grande quando avevo ogni cosa.
In quei sognivorrei fermare il tempo
Ma riprender devo la mia vita
Se il cuore finirà il suo lamento
Ma la solitudine è mia nemica.

Le rondini.  2006
Disposte in lunghe file, prima di sera.
Con la loro livrea bianca e nera
Sembran tante scolarette
Le rondinelle disciplinate, corrette.
Indugiano ancore all’ ultimo tiepido sole
Ma torneranno in tempo a veder fiorire le viole.
Partiranno, si devon preparare
Per il lungo viaggio che dovranno affrontare
Verso terre più calde e generose dove in inverno fioriscono le rose.
Grida volando una rondinina
Parto dice: ma chissà se domattina,
vedrò spuntare il nuovo giorno?
Rifarò a primavera il viaggio di ritorno?
Si alzano in volo in tacito accordo
Del loro nido lasciano il ricordo
In un grido di speranza e di chimera
Torneremo a fare un’altra primavera ?
Verso l’orizzonte si allontanano pian piano
Verso l’infinito sconosciuto e lontano.

Nel tempo che ti ho cercato.
Nel tempo che ti ho cercato
e un giorno ti ho trovato,
ho seguito il volo del gabbiano
sopra le onde del mare lontano.
Dell’aquila ho seguito il grido
ho scalato la roccia fino al suo nido
ho udito il canto dell’usignolo
mentre nel bosco se ne va in volo.
Per monti e per valli ti ho cercato
E ti ho trovato
nella nebbia ho visto il tuo viso
e ho portato con me il tuo sorriso.

Se l’erba del campo potesse parlare.
Se l’erba del campo potesse parlare
quante storie potrebbe raccontare,
storie di gente povera e affamata
o di gente assai più fortunata.
Ondeggia al vento in un suono di mille arpe
ma non l’ascoltava chi non aveva scarpe,
è cibo per animali affamati
morbido tappeto per gli innamorati.
Conosce d’ognuno gioia e dolore
nasconde d’ognuno i segreti d’amore
conosce storie di chi ci ha vissuto e ci vivrà
e un giorno anche la nostra racconterà.

Tu, caro ragazzo mio.  2007
Tu, caro ragazzo mio
non cadere nel mondo dell’oblio
non intrappolarti nella giostra
solo per piacere, o per metterti in mostra.
Non la tua auto con leggerezza
Per cercar nella velocità l’ebbrezza,
non bruciare tutto troppo in fretta
pensa a chi a casa ti aspetta.
Vedi le cose belle che ti stanno in torno?
scoprile pian piano, giorno dopo giorno;
guarda il cielo, i monti, il mare!!
La vita ti sembra niente? Prova a pensare!!!
Ascolta il primo batti cuore
vivi la felicità assaporando l’amore
non entrare nei meandri oscuri della noia
sappi riconoscere ciò che ti dà gioia.
Non entrare in quella strada che oggi va di moda
buttando la vita per un grammo di droga;
afferra la mano che ti viene tesa
da coloro che la vita ti hanno accesa.

ALLA MAMMA
HO SCELTO IN CIELO LA MIA STELLA
LA Più LUMINOSA LA Più BELLA
LA STELLA CHE QUAND’ ERO BAMBINA
BRILLAVA PER PRIMA LA MATTINA.
LEI CHE QUAND’ERA SERA C’INSEGNAVA A DIRE LA PREGHIERA
LEI CHE CI CURAVA
QUANDO QUALCUNO SI AMMALAVA.
E’ SEMPRE STATA LEI LA Più FORTE
A TUTTI ERANO APERTE LE SUE PORTE
NELLA VITA HA AVUTO SVENTURA E DOLORE
MA SEMPRE DOLCE è RIMASTO IL SUO CUORE.
NEI MIEI SOGNI LA VEDO E MI CONSIGLIA
E SEMPRE LA PENSO QUANDO SONO SVEGLIA
LE CHIEDO AIUTO QUANDO HO UN PROBLEMA
E SUBITO SI PLACA LA MIA PENA.
GUARDO QUELLA STELLA NELLA DISTESA INFINITA
VEDO COLEI CHE MI HA DATO LA VITA
IL NOME SUO HO IMPRESSO QUI NEL CUORE
IL NOME SUO è MAMMA O AMORE.

La vita.
È un bagliore di luce nella notte infinita
Nel cuore, è sorgente d’ amore
Di gioia immensa e d’immenso dolore
È un’ alba
Luminosa 0 scialba
Un tramonto
Che puntuale ti presenta il conto
È questa la vita
Un pugno di sabbia che ti sfugge tra le dita.

Le rondini.
Disposte in lunghe file, prima di sera.
Con la loro livrea bianca e nera
Sembran tante scolarette
Le rondinelle disciplinate, corrette.
Indugiano ancore all’ ultimo tiepido sole
Ma torneranno in tempo a veder fiorire le viole.
Partiranno, si devon preparare
Per il lungo viaggio che dovranno affrontare
Verso terre più calde e generose dove in inverno fioriscono le rose.
Grida volando una rondinina
Parto dice: ma chissà se domattina,
vedrò spuntare il  nuovo giorno?
Rifarò a primavera il viaggio di ritorno?
Si alzano in volo in tacito accordo
Del loro nido lasciano il ricordo
In un grido di speranza e di chimera
Torneremo a fare un’altra primavera ?
Verso l’orizzonte si allontanano pian piano
Verso l’infinito sconosciuto e lontano.

Montagna !
Amo di te l’imponente bellezza
i suoi silenzi, i verdi pendii, la tua dolcezza
le tue cime maestose
le tue valli profonde scure, misteriose
il gorgoglio delle tue acque sorgive
i ruscelli dalle fiorite rive.
fulgide al sole, appaion le radure
e scende l’ombra a divenir più scure
nelle tue maestà, sovrana  è la pace
il tuo regno è il silenzio, tutto tace
dimentico l’animo dalle quotidiane amarezze
vaga libero il pensiero a rimirar le tue bellezze

Un altro autunno.  2009
Autunno, dolce mite
i boschi si colorano
sotto il pennello della natura
riflettono agli ultimi raggi del sole
lo sguardo catturato
nel giallo arancio delle foglie
si bean gli occhi di quei colori
scendono fino al cuore
a riportar la vita.
Autunno,  triste malinconico
le fronde degli alberi
agitate dal vento
senza pietà
foglie strappate dai rami
pervasi dai brividi
che arrivano all’anima
piccoli esseri viventi
che cercano rifugio
sotto la coltre dai mille colori.
Addio, foglie portate dal vento
verso il torrente, giù nella cascata
e disperdersi coi sogni
nell’ immensità del mare.