Rifiuti da San Marino

Arriva in consiglio regionale l’accordo per smaltire nelle Marche 8100 tonnellate di rifiuti dalla repubblica di San Marino. Mentre nelle Marche, giustamente, si prendono provvedimenti per limitare e differenziare i “nostri” rifiuti, si aprono le porte a quelli prodotti altrove. In questo caso da San Marino, visto che la vicina repubblica non dispone siti propri. Arriva domani in consiglio regionale la convezione di San Marino con la regione Marche-contro la quale mi sono già espresso in passato – dopo l’ok arrivato l’8 ottobre scorso dalla Giunta regionale . L’accordo prevede che le Marche ricevano rifiuti speciali pericolosi e rifiuti speciali non pericolosi e ai fini dello smaltimento, per un quantitativo massimo annuo pari a 3100 tonnellate o del recupero, per un quantitativo massimo annuo pari a 5000 tonnellate. Questo accordo -sostiene D’Anna-andrà a gravare sulla situazione già precaria degli impianti di smaltimento finale del territorio marchigiano ed in particolare su quelli a servizio della Provincia di Pesaro Urbino per via della questione geografica e i conferimenti da fuori regione potrebbero facilitare operazioni di gestione rifiuti illecite, com’è già accaduto nello scandalo Arcobaleno, con pesanti ricadute ambientali ed economiche sui cittadini .Resto convinto che chi produce rifiuti debba poi farsene carico e gestirli sul proprio territorio anche per “educare” cittadini ed imprese ad una politica che miri alla riduzione massima della produzione di rifiuti ,politica che se attuata poterebbe a risparmi economici e impatto minimo sul territorio e sull’ambiente e maggiori garanzie per a salute dei cittadini. Ovviamente il mio voto in consiglio sarà contrario.

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