Verso un global cooling?

A marzo scorso, l’autorevole centro di ricerche statunitense Global Weather Oscillations, del Dott. David Dilley, ha pubblicato nuove previsioni climatiche per i prossimi anni.
Arrivano conferme come da quest’anno inizierà una nuova era climatica. Dalla fine del 2019 le fasi di luna piena hanno cominciato a muoversi verso nord, e questo determinerà una graduale rarefazione dell’atmosfera, con conseguente abbassamento delle temperature globali. Gli stessi cambiamenti nell’orbita lunare, favoriranno un aumento di ondulazioni della corrente a getto. L’attività solare ha anch’essa cominciato ad essere molto bassa dal 2019 (inizio minimo vero e proprio).

La fase di raffreddamento può dirsi inaugurata l’ inverno passato, testimoniata da un vortice polare molto freddo e profondo. Il ghiaccio sia nello stretto di Bering che nel Mare di Barents/ est Groenlandia è tornato in media o sopra media. Anche in Groenlandia si registra un incremento del ghiaccio accumulato; temperature spesso sotto media si sono avute in Groenlandia, Canada, Alaska e zona delle Svalbard, con alcuni record infranti.
Il primo inverno freddo degno di nota in Europa dovrebbe aversi durante la prossima stagione invernale, 2020-21. La stagione calda inizierà ad accorciarsi, divenendo più fresca ed instabile (ghiacciai catene montuose in espansione).
Il raffreddamento globale diventerà rapido ed intenso a partire dal 2023-24, in concomitanza con una Nina extra strong. Da tale periodo inizieranno a raffreddarsi consistentemente anche gran parte degli oceani mondiali.

2020, inizio fase discendente temperature globali

Il centro di ricerca statunitense ritiene inoltre probabile nel breve termine una potente eruzione vulcanica (Vei 7), in quanto in netto ritardo nei tempi di ritorno. Non si esclude un supervulcano.
Probabili carenze di cibo ed energia a partire dal 2025.
Non sono previste ondate di acqua calda verso l’oceano Artico, (dovute anch’esse a fenomeni mareali luni-solari) per i prossimi 10 anni almeno. Le stesse, avutesi con frequenza di 9-10 anni, hanno favorito il ritiro del ghiaccio in Artico dal 1990 al 2012.Ghiaccio Artico senza disturbi dal basso quindi e previsto così in forte espansione.
In sostanza, il raffreddamento è ormai arrivato e sarà sempre più pressante?

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