La Santa Messa in onore di Santa Hildegarda di Bingen

La Santa Messa in onore di Santa Hildegarda di Bingen, nel Santuario del S.S. Crocifisso di Apecchio

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Santa Ildegarda di Bingen
Nacque, ultima di dieci fratelli, vicino a Magonza in Germania, nell’estate del 1098, un anno prima che i crociati conquistassero Gerusalemme.
All’età di otto anni, a causa della sua cagionevole salute, fu portata in convento dai nobili genitori, Ildeberto e Matilda. Prese i voti nel 1115 dalle mani del vescovo Ottone di Bamberga.
Iniziò a scrivere delle sue visioni (che definiva «visioni non del cuore o della mente, ma dell’anima») solo intorno al 1136 quando aveva ormai quasi quarant’anni.
Nella sua visione religiosa della creazione, l’uomo rappresentava la divinità di Dio, mentre la donna personificava l’umanità di Gesù.
Nel 1165 fonderà il monastero di Bingen, tuttora esistente e floridissimo centro religioso-culturale.
Per l’epoca in cui visse, Ildegarda fu una monaca controcorrente e anticonformista: dedicò gran parte della sua vita allo studio e fu scrittrice, drammaturga, poetessa, musicista, filosofa, linguista, cosmologa, naturalista e consigliera politica.
Un notevole contributo diede pure alle scienze naturali, scrivendo due trattati enciclopedici che raccoglievano tutto il sapere medico e botanico del suo tempo, scoprendo per prima gli effetti benefici del luppolo nel processo della birrificazione.
Ildegarda più volte definì se stessa come «una piuma abbandonata al vento della fiducia di Dio». Fedele peraltro al significato del suo nome, “protettrice delle battaglie”, fece della sua religiosità un’arma per scuotere gli animi e le coscienze del suo tempo.
Non ebbe timore di uscire dal monastero per conferire con vescovi e principi. In contatto epistolare con il monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle, sfidò con parole durissime in difesa di papa Alessandro III persino l’imperatore Federico Barbarossa, fino ad allora suo amico e protettore.
La sua memoria liturgica cade il 17 settembre, giorno della sua morte. Tale giorno, secondo la tradizione, sarebbe stato “predetto” dalla santa a seguito di una delle sue ultime visioni.
Il 10 maggio 2012 papa Benedetto XVI ne estese il culto liturgico alla Chiesa Universale. Il 7 ottobre 2012 lo stesso papa Benedetto XVI proclamò santa Ildegarda di Bingen Dottore della Chiesa universale.

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