Radici linguistiche del nostro comprensorio

Il gruppo di genti umbre che intorno al nono sec. a.C. popolarono la zona dell’attuale Apecchio
venivano dalla Val Tiberina attraverso il valico di Bocca Serriola.
Nulla vieta che propaggini avanzate di queste popolazioni arrivarono fino agli odierni
Pian di Molino e Serravalle di Carda.
Le popolazioni antico umbre che popolarono la zona di Piobbico venivano invece dalla Valle del
Metauro, migrazione questa staccatasi dalle genti umbre che popolavano le zone tra Cagli e
Fossombrone ed incuneatesi nelle strette valli fino ad arrivare nella zona
di Piobbico.
Da lì colonizzarono fino la zona del Candigliano e per la strada di Apecchio fino
a Monteforno.
I confini tra i due attuali Comuni devono aver seguito nel tempo i confini invisibili
delle differenze linguistiche della zona.
La radice linguistica di Piobbico ancora oggi infatti è quasi identica a quella di Acqualagna.
Quella di Apecchio ha si la medesima radice ma con contaminazioni “castellane”
(del versante di Città di Castello) se ci è passato il termine.
In ogni caso con l’arrivo dei Galli Senoni alla fine del V sec. a.C. la parlata divenne gallo/umbra
per tutti.
Oggi nei dizionari di linguistica italiana il dialetto della provincia di Pesaro-Urbino
è chiamato gallo/piceno ed è classificato come l’ultimo dialetto del nord Italia.

Gaetano Dini, Rimini 24/10/2019

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