Un Caro Saluto a Ciro

Caro Ciro,un pomeriggio di questo mese di marzo te ne sei andato. Quasi in punta di piedi, in silenzio senza voler disturbare nessuno sei tornato alla casa del Padre.
Umile,pacato,altruista,hai servito, lavorato, con assoluto impegno e dedizione,in primis per la tua famiglia,ma non solo,tutta la comunità Apecchiese ti è debitrice per la tua abnegazione e per l’amore che hai dimostrato nel tempo per essa, senza mai chiedere nulla in cambio. Ti bastava un sorriso, una tua proverbiale battuta era la panacea per tutti i mali, sempre disponibile verso chiunque ti chiedesse consiglio,un aiuto qualsiasi,voglio inoltre ringraziarti a nome di apecchio.net per il bene che hai voluto e fatto per le varie associazioni locali che a vario titolo rappresentavi.
Continua Ciro a guardarci da lassù, a sorridere, ad aiutarci,a prodigare i tuoi preziosi consigli e dal Paradiso prega per noi tutti.

Quì sotto una sua  poesia

Se pensi che …

 

Se pensi che il coccolone sia un ammorbidente da quattro litri,

che la renna e il lupo siano mammiferi,

che il merlo la gaggia e la galina siano volatili,

allora non sei di Apecchio.

 

Se pensi che il tonno e il pesce siano acquatici,

che il tarlo e topogigio siano roditori, che menzogna una bugia

e fonzie un play boy,

allora non sei di Apecchio.   

 

Se pensi che caprera sia un’isola,

che mezzo quintale siano 50 chili,

che gragnola sia la grandine e che tignaccia sia una grave malattia della pelle,

                                               allora non sei di Apecchio.

 

Se pensi che ficaraia sia una donna di strada

che lia sia la moglie di pililia

che a pisolo se fa baldoria non diamo la caramella e che tagliatella si condisca con sughino,

                                               allora non sei di Apecchio.

 

Se pensi che a chiquattrocchi siano tutti orbi,

che a Chivolpi faccia scuola la Lupi,

che a Chiconti si diventa ragionieri e che alla Cerasa ci siano le ciliegie,

allora non sei di Apecchio.

 

Se pensi che a Colalpio ci sia l’ alpino,

che al Mulino del Gobbo si cammini curvi,

che alla Fagiola ci siano i borlotti e che a Pian di Lupino ci siano anche le fave,

allora non sei di Apecchio.

Se pensi che Don Giacomo va in vacanza e va dal prete,

che a Cerreto ci sia el cerret e che a Colbasso ci stia el migno,

allora non sei di Apecchio.

 

Se pensi che il pisciotta, buscetta e il tebo siano del clan dei siciliani,

che trombetta sia uno strumento musicale e che l’atrezzo uno strumento rurale,

allora non sei di Apecchio.

Se pensi che il greco si studia al classico,

che mezzabirra va ordinata al bar come caffelatte e cognachino,

se pensi che bubu sia l’ amico di yoghi,

che il geppo sia il babbo di finocchione e che babarone sia un grosso babbà al rumh,

allora non sei di Apecchio.

 

E se non sei di Apecchio allora vieni a trovarci qualche volta …

Noi ti aspettiamo … con la simpatia di questa gente e l’originalità di questi luoghi.

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