Radio Maria Sabato scorso ha fatto tappa nel nostro Santuario del SS Crocifisso

Sabato scorso è stata una bella giornata per la nostra Parrocchia,infatti La maggiore delle radio cattoliche, appunto Radio Maria ha trasmesso in diretta la SS Messa Vespertina in occasione della ricorrenza della Santissima Trinità,nel nostro Santuario intitolato al SS Crocifisso che noi Apecchiesi e non solo noi, Veneriamo da quel lontano 1781 quando miracolosamente alzò la testa in segno di protezione della nostra comunità durante un disastroso terremoto.
Alle 16.15 in punto è iniziato il collegamento in diretta mondiale con tutti i cinque continenti ( per certo ci sono stati contatti da Sydney e New York!!) con il Santo Rosario,i Vespri e la Santa Messa officiata dal nostro Parroco Don Sauro Profiri e dal Diacono Maurizio Ottaviani e animata dal nostro coro parrocchiale.
Al termine la responsabile Sig.ra Brunetta Baldoni e i suoi collaboratori si sono complimentati per la ottima riuscita dell’evento,proponendo per il prossimo hanno di tornare per ripetere l’iniziativa,probabilmente si farà nella chiesa Madonna della Vita unica in Italia assieme a un Santuario nel Bolognese ad essere venerata con questo titolo,di cui elenco alcuni dati:
Piccola chiesa cinquecentesca, esternamente presenta una facciata a capanna in pietra arenaria, un semplice portale con due finestre ai lati, un campaniletto a vela nel fianco destro e sopra il portale l’affresco della Madonna con Bambino.
Da un ampia scalinata si accede al luminoso interno reso tale dai colori pastello usati per dipingere le pareti.
In controfacciata una cantoria in legno, nelle due cappelle laterali, dedicate una a Santa Filomena si trova la “Crocifissione con i Santi Filippo e Giacomo Maggiore del ‘700, in quella dedicata a Santa Veronica Giuliani un Crocifisso ligneo del XV secolo, nella parte absidale, sopra l’altare maggiore, il dipinto di Giorgio Picchi “Madonna della Vita”.
Si racconta che l’affresco in facciata sia un edicola votiva, o meglio ciò che ne resta, si trovava nei pressi di un ponte fuori le mura, lì rimase dal 1622 al 1778 anno in cui fu trasportato nella chiesa per volere di Giulio II degli Ubaldini che lo riteneva miracoloso.

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