Almanacco 12 Gennaio 2015

12 Gennaio 2015
Settimana n. 03
Giorni dall’inizio dell’anno: 12/353

IL SOLE – Sorge: 7:41, Tramonta: 16:55

 La LUNA – Leva: N/A, Cala: 11:07 – Luna calante

IL PIATTO DEL GIORNO

DOLCE DI FRUTTA Ingredienti: frutta molto matura, pandoro avanzato, 1/2 l di latte, 2 uova, farina q.b., una scorza di limone. Amalgamare ai tuorli d’uovo la farina e con l’aiuto del latte filtrare attraverso un setaccio in un pentolino; mettere sul fuoco con la scorza di un limone e far addensare dolcemente mescolando ininterrottamente, quindi far raffreddare. Tagliare tutta la frutta a cibetti e metterla in una terrina con il pandoro sbriciolato. Coprire di crema pasticcera e far raffreddare in frigorifero.


S. Arcadio mart.
Secondo la passio, Arcadio subì il matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile conferma di questa collocazione topografica è la frase: «De natali Sancti Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae Mauritaniae», soprascritta a un sermone di san Zenone vescovo di Verona. Piuttosto difficile è invece determinare l’epoca del martirio di Arcadio, ma si può pensare che egli morì attorno al 304, nel corso dell’ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come ostaggio e costringerlo al rientro. Arcadio si presentò al giudice che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio rifiutò e fu condannato a morte. Prezioso documento del culto di Arcadio è il sermone di san Zenone che, probabilmente, era di origine africana come il santo odierno. (Avvenire)

Etimologia: Arcadio = abitante dell’Arcadia, dal latino

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Cesarea di Mauritania, nell’odierna Algeria, sant’Arcadio, martire: durante la persecuzione visse nascosto, ma, quando un parente fu catturato al suo posto, si consegnò spontaneamente al giudice e, rifiutatosi di sacrificare agli dèi, dopo aver patito tremendi supplizi, coronò la sua vita con il martirio.
S. Taziana mart.

“Nobile è la ruta, perché rende la vista acuta”

Ilaria
Etimologia: Questo nome deriva dal personale latino “Hilarius”, presente soprattutto in epoca imperiale, significante “allegro, giocondo, ilare”. E’ un nome che attualmente gode di una buona diffusione in tutta Italia.
Carattere: Fresca e giovanile anche in età avanzata, è allegra e strategicamente un po’ svampita e superficiale, ma in realtà sa far bene i suoi conti. La sua vita sentimentale è costellata da principi azzurri e cavalieri; li cambia spesso perché non trova facilmente qualcuno che sappia incantarla a lungo. Moderatamente affettuosa, ha molto bisogno di consensi e per riscuoterli, utilizza mille astuzie.
Numero fortunato: 3
Hai un temperamento passionale ed impulsivo: puoi fare a meno di tutto tranne che di emozioni forti in grado di garantirti una vita così intensa da diventare “spericolata”. I cambiamenti, sia in amore che nel lavoro, sono all’ordine del giorno. Non sempre le cose filano lisce ma le difficoltà non ti spaventano e, grazie al tuo entusiasmo e alla forza che ti anima, riesci sempre a superarle e a ottenere dalla vita quello che vuoi tu.
“Comunemente il santo di Napoli è San Gennaro. Non tutti sanno, però, che il 13 gennaio 1904 il pontefice, Leone XIII, dichiara patrona della città Santa Lucia.”
Mihail Eminescu – 1850
Jack London – 1876
Liliana Cavani – 1933
Ibrahim Ba – 1973
Comunicazioni
Editori e giornalisti, a più di un secolo di distanza, dicono ancora grazie all’ingegnere americano Richard Hoe. Ai non addetti ai lavori il suo nome non dice molto, ma tutti conoscono la sua invenzione. E’ lui, infatti, a realizzare nel 1861 la prima rotativa, la macchina da stampa basata su cilindri rotanti che consente di raggiungere le 18 mila copie all’ora. Una vera rivoluzione che piomba sulle redazioni, permettendo in particolare una più capillare diffusione dei giornali e con essa una maggiore penetrazione dell’informazione.


 

 

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