Almanacco 3 Gennaio 2015

3 Gennaio 2015
Settimana n. 01
Giorni dall’inizio dell’anno: 3/362

Il SOLE – Sorge: 7:43, Tramonta: 16:46

La LUNA – Leva: 15:43, Cala: 5:49 – Gibbosa crescente

S. GENOVEFFA di Parigi
m. 500 circa
La vita della vergine parigina Genèvieve (in italiano Genoveffa) è narrata nella «Vita Genovefae», scritta circa venti anni dopo la sua morte. Nasce a Nanterre, nei dintorni di Parigi, intorno al 422. A 15 anni Genoveffa si consacra a Dio, entrando a far parte di un gruppo di vergini votate a Dio che, pur vestendo un abito che le distingue dalle altre donne, non vivono in convento, ma nelle loro case, dedicandosi ad opere di carità e penitenze. Nel 451 Parigi è sotto la minaccia degli Unni di Attila ed i parigini si apprestano alla fuga. Genoveffa li convince a restare in città, confidando nella protezione del cielo. Non tutti però sono d’accordo con Genoveffa, al punto che la vergine rischia di essere linciata. Passata la minaccia degli Unni, Genoveffa si trova ad affrontare la piaga della carestia. Salita su un battello, lungo la Senna si procura le granaglie presso i contadini, distribuendole poi generosamente. Entrata in amicizia con i re Childerico e Clodoveo, sfrutterà la sua posizione per ottenere la grazia per numerosi prigionieri politici. Muore intorno al 502. Sulla sua tomba viene eretto un modesto oratorio di legno, che è stato il primo nucleo di una celebre abbazia, trasformata in basilica da re Luigi XV. È patrona di Parigi. (Avv.)

Patronato: Parigi

Etimologia: Genoveffa = dalle bianche guance, dal celtico

Emblema: Candela, Giglio

Martirologio Romano: A Parigi, in Francia, deposizione di santa Genoveffa, vergine di Nanterre, che a quindici anni, su invito di san Germano vescovo di Auxerre, prese il velo delle vergini, confortò gli abitanti della città atterriti dalle incursioni degli Unni e soccorse i suoi concittadini in tempo di carestia.

S. Antero papa
S. Luciano vesc.

“Freddo di gennaio riempie il granaio”

Angela
Etimologia: Questo nome deriva dal greco “Anghelos”, che significa “messaggero”, interpretato dai cristiani come “messaggero di Dio”. E’ un nome diffusosi subito nelle prime comunità religiose come personale beneaugurante.
Carattere: Mansueta e docile, dagli occhi dolci e dalla voce armoniosa, vorrebbe essere una “cattiva diavolessa” ma, per quanto ci provi, rimane sempre una creatura… angelica. E’ disponibile, aperta all’amore e incline alla maternità. Con gli altri è sempre affettuosa e comprensiva, un’amica deliziosa con cui scherzare e parlare di argomenti seri; la sua umanità non conosce confini; di lei ci si può tranquillamente fidare in ogni situazione.
Numero fortunato: 4
Sei sensibile e raffinato ma, nello stesso tempo, non rinunci al senso pratico e sai perfettamente come salvaguardare i tuoi interessi. Sei portato alla medicina e alla ricerca scientifica, ma sei anche attratto dalla poesia e dal mondo dell’arte e, nel lavoro, dovrai scegliere fra queste due tendenze. In amore sei molto selettivo ed esigente e solo con la maturità incontrerari la persona che fa per te.
“1993. Favolosa scoperta a Parigi di 430 disegni inediti di Amedeo Modigliani, realizzati tra il 1906 ed il 1914. Li custodiva No‘l Alexandre: li aveva ereditati dal padre Paul, medico, confidente e benefattore dell’artista.”
Sergio Leone – 1929
Gianfranco Fini – 1952
Mel Gibson – 1956
Michael Schumacher – 1969
Tempo libero
La prima slot-machine è opera dell’inventore americano William Fey, che la realizza nel 1895, installandola in un saloon di San Francisco. Toccherà però ad un altro americano, H.S. Mills, trarre il maggiore beneficio, come spesso accade, dall’invenzione di un altro. Sarà lui ad incominciare la produzione in serie delle slot-machine di Fey che anche oggi campeggiano nei Casinò e nelle varie sale da gioco, creando la grande industria americana degli apparecchi per divertimento. Un ulteriore esempio di come non sempre (anzi assai raramente) i creativi siano anche dotati del bernoccolo degli affari.

UN PIATTO AL GIORNO

* * RISO E VERZE Dosi per 4: 350g di riso Baldo, 300g di verza, 1 cipolla, rosmarino,50g di pancetta tesa, 2l di brodo vegetale,2 croste di parmigiano,parmigiano grattugiato olio e.v. d’oliva. Brasare lentamente la cipolla triturata con la pancetta nell’olio. Unire la verza lavata e tagliata a listarelle e brasarla brevemente. Unire 1l di brodo caldo e le croste di parmigiano, portare ad ebollizione e cuocere 10′.Aggiungere il riso lavato e scolato e portarlo a cottura unendo se serve altro brodo per avere una minestra densa. Servire col parmigiano.

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