Almanacco del giorno 2 Gennaio 2015

Giorni dall’inizio dell’anno: 2/363

SOLE – Sorge: 7:43, Tramonta: 16:45
La LUNA – Leva: 14:54, Cala: 4:52 – Gibbosa crescente

s. BASILIO e GREGORIO vescovi
Basilio nacque intorno al 330 a Cesarea di Cappadocia. Compiuti gli studi inferiori in patria, andò a perfezionarsi prima a Costantinopoli, poi ad Atene, dove ebbe per compagno Gregorio di Nazianzo. Ritornato in patria, si dedicò alla vita ascetica. Costruì un monastero e compose 2 regole: una più estesa, l’altra più breve. Per questo è considerato l’organizzatore della vita monastica in Asia Minore. Presto, però, il suo vescovo lo volle come collaboratore e alla sua morte, nel 370, venne chiamato a succedergli. Basilio prese molto sul serio il suo ufficio di vescovo di Cesarea e primate della Cappadocia. Anzitutto sul piano dottrinale diede un contributo decisivo alla precisazione del dogma trinitario e alla definizione della divinità dello Spirito Santo. Intervenne poi nella vita della Chiesa denunciando gli abusi e adoperandosi per far eleggere vescovi degni del proprio ruolo. Lottò poi contro la miseria ed organizzò istituzioni di beneficenza aperte a tutti. Il figlio di una eminente e facoltosa famiglia divenne così difensore e padre dei poveri. Uomo di cultura, Basilio aiutò i cristiani a superare la sfiducia verso l’eredità greco-latina. Nel Trattato ai giovani difese l’esigenza di una buona formazione classica come presupposto dello studio della Bibbia e della teologia. Dottore della Chiesa, Basilio è una delle più belle figure di cristiano, monaco e vescovo.
Insieme a lui, la Chiesa ricorda oggi Gregorio di Nazianzo, a Basilio legato da amicizia, dall’amore allo studio, dalla dignità episcopale. Poco dotato per il governo, Gregorio ebbe sensibilità poetica. Viene chiamato “il teologo” per il profondo senso del mistero di Dio.Martirologio Romano: Memoria dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa. Basilio, vescovo di Cesarea in Cappadocia, detto Magno per dottrina e sapienza, insegnò ai suoi monaci la meditazione delle Scritture e il lavoro nell’obbedienza e nella carità fraterna e ne disciplinò la vita con regole da lui stesso composte; istruì i fedeli con insigni scritti e rifulse per la cura pastorale dei poveri e dei malati; morì il primo di gennaio. Gregorio, suo amico, vescovo di Sásima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo, difese con grande ardore la divinità del Verbo e per questo motivo fu chiamato anche il Teologo. Si rallegra la Chiesa nella comune memoria di così grandi dottori.

S. Adalardo mon.
S. Gaspare

“Cuor contento, gran talento”

Genoveffa
Etimologia: Composto dal termine celtico “geno”, “stirpe”, unito al germanico “wifa”, “donna”, nel significato di “donna di nobile stirpe”, questo antico nome nordico è ancora discretamente attestato in tutta Italia, specie al Sud.
Carattere: Dominata dalla fantasia e dalla luna, alterna momenti di affabilità a periodi in cui si chiude in casa per occuparsi solo della sua famiglia. Le si addice un uomo comprensivo, molto aperto e gioviale; attira il tipo pettegolo e di mondo. Per sposarsi sceglie però un uomo sereno e capace di accudirla e proteggerla. Il timore di offendere l’altrui suscettibilità e di non essere creduta può impedirle di esprimere, con chiarezza, opinioni e intuizioni.
Numero fortunato: 9
Sei dotato di grande determinazione, resistenza e capacità di organizzare e programmare le tue mosse anche a lungo termine. Queste doti ti spianano la strada del successo e, nel lavoro, non c’è obiettivo che tu non possa raggiungere. In amore invece dovresti imparare a vivere il rapporto con più naturalezza e spontaneità, a considerare il partner come un compagno e non come un avversario con cui competere. Solo così raggiungerai la felicità.
“1954. Con 28 anni di ritardo sull’Inghilterra, iniziano le trasmissioni regolari della televisione italiana. Un solo canale, in bianco e nero, entra nelle case dei pochi fortunati che possono permettersi un apparecchio televisivo.”
Teresa di Lisieux – 1873
Isaac Asimov – 1920
Renata Tebaldi – 1922
Zane O’Donnell – 1965
Comunicazioni
Sono le 10.55 di domenica 3 gennaio 1954. Una data che cambierà le nostre abitudini e i comportamenti, incidendo sulla stessa società del bel Paese. L’annunciatrice Fulvia Colombo appare in video per leggere il programma della prima giornata ufficiale della TV italiana. Seguono quel programma 50-60 mila persone, ma gli abbonati alla fine dell’anno (12.550 lire il canone, il più caro d’Europa) saranno 88.118. Tra le trasmissioni più popolari dei primi anni, che hanno fatto la storia della televisione, “Lascia o raddoppia?” di Mike Bongiorno. Per seguire il quiz l’Italia si ferma e i cinema, per non restar vuoti, devono installare i televisori in platea.
Un piatto al giorno

* * SALSICCIA SOTTO LA CENERE Dosi per 4: 600g di cervellatina. Tagliare in 4 parti la cervellatina e arrotolare a spirale ciascun pezzo, avvolgendolo in carta oleata e chiudendola bene. Sistemare i 4 fagotti di salsiccia sotto la cenere ben calda, lasciandoveli per una ventin ad i minuti, poi servirli ben caldi.

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