Robbadancredci: è possibile vivere senza frigorifero?!

indoexÉ possibile vivere senza frigorifero? Il design che conserva i cibi senza elettricità
“Save food from the fridge” e “Freeijis” sono solo alcuni progetti di design che sfruttano gli antichi saperi per preservare il cibo e vivere senza frigoriferi.
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É possibile vivere senza frigorifero? Il design che conserva i cibi senza elettricità.
Nel mondo occidentale non esiste casa che non abbia un frigorifero per conservare i cibi. Ciò significa che nella stragrande maggioranza delle abitazioni c’è un elettrodomestico che funziona 24 ore su 24. Ma non più di 50 anni fa esistevano molte case che riuscivano a preservare la freschezza dei cibi senza ricorrere ad un frigorifero il cui consumo annuo può arrivare a quasi 300 Kw/annui. Da questa riflessione sono nati alcuni interessanti progetti volti a conservare i cibi senza elettricità e con un’attenzione al design.
“Osservando il cibo e quindi cambiando il concetto di conservazione degli alimenti, siamo riusciti a trovare la risposta alle situazioni attuali, come l’uso eccessivo di energia e lo spreco di cibo. Il mio disegno è uno strumento per attuare tale conoscenza in modo tangibile e lentamente cambiare la società. Credo che una volta che le persone si dotano di uno strumento che innesca le loro menti e richiede uno sforzo mentale per usarlo, le vecchie tradizioni con nuovi rituali possono essere introdotti nella nostra cultura”, spiega Jihyun Ryou, la giovane designer coreana che ha realizzato “save food from the fridge”, un progetto di conservazione del cibo basato sulla conoscenza tradizionale orale tramandata di generazione in generazione.

Concentrandosi infatti sull’osservazione del ciclo di vita degli alimenti, Ryou ha notato che alcune tecniche di conservazione del cibo erano già presenti nei saperi della vita dei suoi nonni contadini. Attraverso gli oggetti della vita quotidiana, il design può introdurre conoscenze tradizionali orali nella vita delle persone attraverso la loro esperienza di utilizzo. Nel suo progetto la designer coreana ha creato una serie di ripiani o scompartimenti come Symbiosis of Potato+Apple che sfrutta il principio per cui le mele emettono un sacco di gas etilene che ha l’effetto di accelerare il processo di maturazione della frutta e verdura. Ma mettendo insieme le mele con le patate, le mele impediscono loro di germogliare.

Jihyun Ryou ha realizzato poi uno scaffale che mantiene le radici in posizione verticale in modo da consentire all’organismo di risparmiare energia e rimanere fresco per un tempo più lungo, usando la sabbia. Allo stesso tempo, la sabbia aiuta a mantenere l’umidità adeguata. Tendiamo a pensare che le zucchine, melanzane, cetrioli, ecc, siano vegetali, invece sono frutti biologici. E lo scaffale di Ryou dà loro uno spazio per essere fuori dal frigo con la possibilità di annaffiarle tutti i giorni e rimarranno freschi.

Freeijis è invece un sistema di raffreddamento, adattato da un processo di “raffreddamento evaporativo” realizzato con “PCM” materiali intelligenti avanzati, che migliora la qualità e la durata della refrigerazione senza l’utilizzo di energia elettrica. Il progetto di una studentessa italiana, Caterina Faleni, emigrata negli USA per fare ricerca alla Nasa, si rifà al sistema Zeer, ed è un frigo che funziona senza corrente, usato sin dall’antico Egitto, cioè un sistema di due vasi di terracotta di dimensione differenti, che inseriti uno nell’altro e separati da un’intercapedine di sabbia inumidita permettono alla temperatura del vaso più piccolo di scendere di diversi gradi rispetto all’ambiente.
E lo scopo di tutti questi progetti altro non è che di trattare la sostenibilità non come una parola, ma come stile di vita in ogni disciplina.

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