Inverno ai titoli di coda?

  Diversi fattori hanno ad oggi “remato contro” l’instaurazione della stagione invernale su gran parte dell’Europa e in particolare alle medie latitudini e sul Mediterraneo.

La storia dell’inverno 2013/2014 si è tradotta dapprima in un pattern bloccante sull’ovest Pacifico che ha portato temperature fortemente sopra media su tutto il continente eurasiatico(fig.1) e in seguito su un’onda lunga a ridosso della weast coast in grado di inibire il trasporto d’onda tra gli oceani, mentre il gelo imperversava negli E-States e gradualmente dall’altra parte si intensificava nella Siberia e in Russia. (fig.2)

Come risultato di queste configurazioni abbiamo avuto una sostanziale situazione NAO positiva bloccata contraddistinta da un intenso getto polare che dal Canada, attraversando l’Oceano Atlantico, giungeva fino alle coste del Vecchio continente. (fig.3)

L’esacerbazione del momento positivo del Global Angular Momentum (fig. 4) ha impedito ad oggi alle masse d’aria fredde continentali potessero interferire con quelle più miti provenienti dall’oceano anche se in seno a queste ultime alcuni strappi nel getto polare hanno consentito limitati episodi più freddi limitatamente al nord Italia.

Una circolazione, un andamento termico e precipitativo decisamente più consono ad una fase autunnale avanzata rispetto alla stagione in corso.

Nel corso dei prossimi giorni, benché le variazioni nel nostro contesto possano sembrare poco rilevanti in un primo tempo, si assisterà ad un graduale rallentamento del getto passante per il nord Atlantico contestualmente ad un suo progressivo abbassamento di latitudine e il vortice polare Canado – groenlandese darà i primi segni di stanca con un tendenza ad un sempre più marcato allentamento del campo isobarico.

Il calo dei geopotenziali verso latitudini più basse dovrebbe costituire l’incipit di un più importante cambiamento configurativo che verrà a concretizzarsi verosimilmente verso la metà di febbraio quando le correnti atlantiche potrebbero far sempre più fatica a spingersi verso est e saranno costrette a prendere strade sempre più basse.

Questa modifica potrebbe porre i presupposti per un cambiamento importante del quadro generale del quale riprenderemo a parlare una volta incassate alcune importanti conferme.

Fig.1 :Situazione configurativa del mese di dicembre : gpt a 500 hpa

Fig. 2: situazione del mese di gennaio:

Fig. 3: anomalìe positive del getto polare in ATL:

Fig. 4: anomalìe di momento angolare essenzialmente ascrivibili al comparto Atlantico:

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