Impianti in miniatura a misura di filiera corta

T-3a4e628c510acee88e9e7e7418572edb-280x210Sono arrivati sul mercato il caseificio portatile dotato di mini caldaia e la macchina per produrre conserve e marmellate su piccola scala alimentata ad energia verde. Ha pensato alle micro e piccole imprese italiane e alla loro redditività, l’Unità di ricerca per i processi dell’industria agroalimentare del Cra, nel realizzare questi prototipi con un occhio attento all’evoluzione del mercato, il cui iter di brevettazione sta per essere ultimato.
“Si fanno sempre più difficili da soddisfare i fabbisogni tecnologici delle piccole aziende agrarie che scelgono di offrire prodotti destinati alla vendita diretta – spiega Tiziana Cattaneo direttrice dell’Unità di Milano – gli impianti di trasformazione disponibili sul mercato, infatti, sono quasi sempre calibrati per volumi e numeri decisamente più grandi, a costi poco praticabili per i ‘piccoli'”.
Da qui prende corpo il progetto Mieri (‘Miniaturizzazione e semplificazione di linee di trasformazione per piccole produzioni agroalimentari e impiego di energie rinnovabili) di ricerca applicata che guarda alla commercializzazione di prodotti cosiddetti ‘di fattoria’, caratterizzati da piccoli volumi, alta specificità, distribuzione e vendita di filiere corte. “I macchinari sono tagliati su misura per le piccole produzioni aziendali – assicura Cattaneo – semplici da usare, efficienti e sicuri, in grado di  fornire prodotti di elevata qualità sensoriale e igienica, il tutto a costi accessibili; un lavoro complesso che viene sviluppato in collaborazione con Università e partner privati i cui destinatari sono piccoli produttori, fattorie didattiche, agriturismi, ossia tutti quei soggetti spinti dalla volontà di valorizzare i prodotti agroalimentari locali”.

Prototipo di minicaseificio mobile

Il progetto Mieri ha sviluppato anche la possibilità di adottare fonti di energie rinnovabili per piccole produzioni alimentari.
Il minicaseificio è stato concepito, spiega la direttrice, per la razionalizzazione delle risorse e la valorizzazione delle produzioni casearie; si tratta di una linea di trasformazione mobile per piccoli quantitativi di latte giornaliero, dai 60 ai 200 litri. Permette, infatti, di coniugare l’imprenditorialità di piccole aziende agricole con il rispetto delle produzioni locali tradizionali, dell’ambiente e della salute del consumatore, assicurando un risparmio per quanto riguarda i costi di trasformazione. Dedicato alla produzione di prodotti freschi e stagionati, con prove di verifica direttamente in campo, il macchinario è dotato anche di un mini impianto per il recupero dei reflui di caseificio con produzione di derivati innovativi ad elevato valore aggiunto.
Nasce per produrre invece conserve vegetali e animali l’altro prototipo del Cra, caratterizzato da compattezza e multifunzionalità. In pochi metri quadrati, 2×4 circa, sono assemblati stazioni di lavaggio e di triturazione, un motore sia per la cottura a “bacinella aperta” che sotto vuoto. E poi ancora una dosatrice a comando manuale e meccanico, una miniautoclave e un dispositivo per la pastorizzazione. E’ previsto anche l’impiego di pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua e di una “cyclette” che carica una batteria di servizio per il funzionamento del pannello di controllo.

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