Almanacco del Giorno 12 Ottobre

12 Ottobre 2013

è ’ il 282° giorno dall’inizio dell’anno 2013.  Mancano 83 giorni per la fine del 2013

Proverbio del Giorno
A ottobre si domanda fungo,castagna e ghianda

La
LUNA – Leva: 14:40, Cala: N/A – Gibbosa crescente

ora solare
Percorso del sole - grafico polare azimut elevazione

Si festeggia

San Serafino da Montegranaro Religioso

 

Montegranaro, Ascoli Piceno, 1540 – Ascoli Piceno, 12 ottobre 1604 

 

San Serafino nacque nel 1540 a Montegranaro nelle Marche, da Girolamo Rapagnano e da Teodora Giovannuzzi, di umili condizioni, ma cristiani ferventi. A causa della povertà familiare, lavorò per un certo tempo in qualità di garzone presso un contadino alla custodia del gregge.

 

A 18 anni bussò alla porta del convento di Tolentino. Dopo alcune difficoltà, fu accolto come religioso fratello nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fece noviziato a Jesi. Peregrinò, si può dire per tutti i conventi delle Marche, perché, nonostante la buona volontà e la massima diligenza che poneva nell’espletamento dei compiti che gli venivano affidati, non riusciva ad accontentare né superiori, né confratelli, che non gli risparmiarono rimproveri, ma egli dimostrò sempre tanta bontà, povertà, umiltà, purezza e mortificazione. Negli uffici che esercitò di portinaio e di questuante, a contatto con i più svariati ceti, sapeva trovare parole opportune, squisita delicatezza di sentimenti per condurre le anime a Dio.

 

Nel 1590 San Serafino si stabiliva definitivamente ad Ascoli Piceno.

 

La città si affezionò talmente a lui che nel 1602, essendosi diffusa la notizia di un suo trasferimento, le autorità scrissero ai superiori per evitarlo. Vero messaggero di pace e di bene, esercitava infatti un influsso grandissimo presso tutti i ceti, e la sua parola riusciva a comporre situazioni allarmanti, ad estinguere odi inveterati e ad infervorare alla virtù.

 

Preghiera, umiltà, penitenza, lavoro e pazienza, tanta pazienza, perché i rimproveri per lui erano sempre abbondanti. E Dio si incaricò di aiutarlo supplendo alle sue capacità, in cucina, alla porta, nell’orto, alla questua, con i miracoli, l’introspezione dei cuori, il dono di saper confortare tutti in maniera inimitabile. Da parte sua rimase sempre contento di amare Dio conoscendo e studiando due soli libri: il crocifisso e la corona del rosario.

 

Aveva 64 anni e già la fama della sua santità si diffondeva per Ascoli, quando egli stesso chiese con insistenza il viatico, mentre nessuno credeva alla sua prossima fine. La morte lo colse il 12 ottobre 1604. Dopo spirato, semplice anche nella morte, la voce del popolo che lo diceva santo, giunse anche alle orecchie del Papa Paolo V, il quale autorizzo l’accensione di una lampada sulla sua tomba. Fu canonizzato da Clemente XIII il 16 luglio 1767.

Nati oggi

1896 – Eugenio Montale (116 anni fa): Annoverato tra i grandi poeti del Novecento europeo, Eugenio Montale lasciò la sua grande eredità letteraria tra poesia, prosa e giornalismo. Nato a Genova e scomparso a Milano 1981, fu il quarto italiano a vincere il Nobel per la Letteratura (nel 1975).

Diplomato in ragioneria e appassionato di canto lirico, si avvicinò alla poesia da autodidatta, leggendo Dante, Petrarca, Boccaccio e D’Annunzio e aderendo al simbolismo letterario. Tra le sue principali raccolte vi sono Ossi di seppia (1925) e “Le occasioni” (1939).

Antifascista convinto, dal 1948 iniziò a collaborare per il Corriere della sera, scrivendo di letteratura straniera e di critica letteraria. Nominato “senatore a vita” nel 1967, otto anni dopo fu premiato dall’Accademia svedese con il massimo riconoscimento per uno scrittore, «per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni».

1935 – Luciano Pavarotti (77 anni fa): Per il pubblico internazionale resterà per sempre Big Luciano. Nato a Modena e morto nella stessa città nel 2007, è ritenuto dalla maggior parte della critica il più grande tenore di tutti i tempi, sia per le sue capacità vocali, sia per la portata del successo riscosso in oltre quarant’anni di carriera.

Al debutto del 29 aprile 1961, al Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia (nella La Bohème di Giacomo Puccini), seguì un cammino costellato di successi in tutti i teatri del mondo, da dall’Hyde Park di Londra al Central Park di New York nel 1993 (davanti a oltre mezzo milione di persone e a milioni di telespettatori collegati da ogni parte).

Molto legato alla sua Modena, creò qui un evento di respiro internazionale a scopo benefico, il “Pavarotti & Friends”, che lo vide duettare con le grandi star del pop e del rock internazionale, da Bono Vox ai Deep Purple. Il suo cavallo di battaglia, con cui viene comunemente associato, è la celebre romanza della Turandot di Puccini, Nessun dorma.

1962 – Luca Carboni (50 anni fa): Nato a Bologna, appartiene alla folta schiera di cantautori e musicisti rock originari dell’Emilia-Romagna. Già all’età di sei anni si avvicina alla musica, suonando il piano…

Accadde oggi

1810 – Nasce l’Oktoberfest (202 anni fa): Tutto iniziò con un matrimonio: quello tra il principe Ludwig di Baviera e Teresa di Sassonia –Hildburghausen. Per le loro nozze si organizzarono cinque giorni di festeggiamenti a suon di musica, balli, parate militari e soprattutto della buona tavola.

Come ultimo atto si tenne una corsa di cavalli sul Theresienwiese (un prato esterno alle mura di Monaco, chiamato così in onore della sposa), che in seguito si decise di ripetere ogni anno in questo periodo di ottobre.

Nacque così l’appuntamento annuale che più tardi prenderà il nome di Octoberfest, la più popolare festa al mondo dedicata alla birra. In realtà la birra comparve solo più tardi insieme alle prime giostre, a partire dal 1818 quando assunse le caratteristiche di un festival agricolo con tanto di fiera di cavalli e buoi.

Bisogna attendere la fine del XIX secolo per vedere entrare in gioco i birrifici storici di Monaco con i loro stand, dove iniziò a campeggiare il mitico boccale da 1 litro. Dopo la lunga pausa della Seconda Guerra Mondiale, la tradizione fu ripresa nel 1950 quando l’allora sindaco Thomas Wimmer inaugurò una nuova usanza che sarebbe entrata per sempre nel cerimoniale della festa: al momento di stappare la prima botte di birra gridò «Ozapft is!» (la botte è stata aperta).

Oggi l’Octoberfest richiama ogni anno, per le prime tre settimane d’ottobre, migliaia di turisti da tutta Europa (e non solo), che si ritrovano negli oltre 400mila mq del Theresenwiese, dove trovano posto gli stand dei birrifici, il Luna Park e la sfilata dei costumi tradizionali.

1931 – Inaugurato il Cristo Redentore di Rio (81 anni fa): Una delle sette meraviglie del mondo, simbolo della città di Rio de Janeiro e del Brasile. E’ la statua del Cristo Redentore, che fu inaugurata il 12 ottobre del 1931.

1946 – l’Italia adotta l’Inno di Mameli come inno nazionale provvisorio.

 

Riccardo apecchio.net

 

 

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