L’ospite della Festa del Tartufo 2013

Ecco l’ospite della prossima edizione della Festa del Tartufo e dei Prodotti del Bosco, Edizione 2013.
Bobby Solo, com’era e come è oggi dopo tanti anni di onorata carriera.

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67 thoughts on “L’ospite della Festa del Tartufo 2013

  1. Dovreste invece parlare e scrivere di più, proponendo soluzioni e non limitandovi a constatare che le cose non vanno.
    L’analisi di Farneticante è equilibrata e ineccepibile, ma se hai una gomma bucata e non sai come uscirne, hai bisogno di qualcuno che ti dica come usare il cric, svitare i bulloni e cambiarla, non di chi ti dice: “La gomma è a terra!”

  2. all’anonimo (che balle sti anonimi, usa un nickname) del 25/09 ore 16.58
    Basta dovresti dirlo a chi continua con sta stupida e inutile contrapposizione!!! E’veramente ora di finirla e lavorare insieme per il paese !!!

  3. Ciao,
    ho avuto modo di parlare proprio oggi con Stefano il “Carroziere” (faccio liberamente nome perchè ci siamo parlati con tranquillità e condiviso il problema dell’articolo di QUI Flaminia), mi piace precisare come è andata:

    1) A me ha fatto una mail Chiara Azalea (Qui Flaminia) chiedendomi il programma dell’evento del 28
    2) Io l’ho mandato tranquillamente
    3) Ha fatto molte e molte mail in Comune senza esito di risposta
    4) Il giornale usciva… è dovuto uscire in questa maniera
    5) Il problema non è ne mio che ho mandato il programma ne di Chiara che ha scritto ma di chi dovrebbe comunicare la notizia e non lo fa, non solo in questa occasione ma anche in altre.
    6) Dovrebbe, chi coordina, anche fare scrivere in altri quotidiani, io lo faccio fare non perchè sono bravo ma semplicemente perchè ci organiziamo con un Uff. Stampa
    7) Se si mandano notizie forse sulla pagina di Apecchio metterebbero anche meno pubblicità e più notizie
    8) Chiara se avesse avuto tutto avrebbe fatto un articolo totale
    9) Chiara dovrebbe anche aver cercato il Sindaco per quello che so…

    Questo è quanto accaduto.

    Comunque sia con il programma abbiamo voluto creare un qualche cosa di diverso per attirare più tipi di target. Credo che invece di anonimarsi e sparare a zero sarebbe utile mettersi intorno ad un tavolo, proporre ed eseguire perchè il da farsi in Apecchio ci sarebbe!

    Saluti
    ALOcimo

  4. Chiara ha semplicemente riportato il programma, l’Associazone ha un compito ben preciso, quello di promuovere un territorio unito, Apecchio unito ad altre realtà. Le degustazioni che facciamo hanno una programmazione, un senso e questo ti garantisco è il futuro di una programmazione europea.
    Io non mi domanderei perché Flaminia ha scritto questo (te l’ho gia detto prima come sono andate le cose)… io mi domanderei PERCHE’ non c’è una programmazione e sopratutto un vero coordinamento. Questo è quello che manca. Poi per il resto avremmo tutto!
    Alocimo

  5. RE TARTUFO BOBBY SOLO UN MITO ! GIANNI DRUDI IL PRINCIPE DELLA GOLIARDIA MUSICALE, ANTONIO TOPI UNA REALTà PROVINCIALE CON SUCCESSI NAZIONALI…..FELICE DI AVERLI A APECCHIO !!!

  6. Rispondo (non ho avuto modo di farlo prima),alle le parole di alvin del 24.9.13 ore 9,24 dicendo che non mi sembra solo aria fritta ( anche se per altri può legittimamente esserlo), ma, secondo il mio modestissimo parere, tutto ciò che stimola un dibattito e fornisce materiale da sviluppare e dal quale si possa trarre qualche cosa di concreto, non è mai inutile. Un blog o un forum hanno la funzione di consentire a chi scrive di proporre e veicolare idee su determinati argomenti. Le mie sono appunto solo parole, ma riguardano una questione che interessa tutto il nostro paese. Nel caso specifico, per mettere in cantiere e portare concretamente a compimento una piccola o grande (dipende dai punti di vista) “rivoluzione” del format della manifestazione, ci sono persone (delle istituzione, della politica, delle varie associazioni, delle aziende, dei privati cittadini) dotate di competenza , esperienza, contatti e risorse tali da essere in grado di trasformare le parole in fatti, di tradurre le parole in progetti concreti. Per fare questo, come ho già avuto modo di dire, è assolutmente necessario superare e abbandonare le contrapposizioni di bottega e gli sterili corporativismi attraverso la partecipazione e la condivisione dello sforzo da parte di tutti. I tempi che corrono non consentono guerre fratricide e sprechi di energia. Esempi concreti da attuare in una nuova manifestazione? Meglio dire quello che mi piacerebbe venisse attuato. Non ho ne l’ambizione ne la competenza per dare lezioni a nessuno. Comunque, oltre a quello che già ottimamente si fa nell’attuale festa, vorrei che venisse creato un BRAND “TARTUFO & BIRRA”, per così dire, FORTE e RICONOSCIBILE a livello NAZIONALE e INTERNAZIONALE (protetto magari, in futuro, se andasse bene, da copyright), capace di attrarre nuove e maggiori risorse e investimenti. Vorrei una manifestazione capace di maggiore catalizzazione e attrazione ( sia di PUBBLICO che di SPONSOR) e quindi trasformerei l’attuale FESTA DEL TARTUFO E DEI PRODOTTI DEL BOSCO in (una denominazione a caso, per capirci) FESTA (o FESTIVAL,FIERA,MOSTRA,ecc.,ecc, o come vi pare) INTERNAZIONALE DEL TARTUFO E DELL’ALOGASTRONOMIA. Organizzerei durante la manifestazione incontri , dibattiti, seminari ( già si fa nell’attuale festa ed è stato fatto nel festival alogastronomico, ma è necessario fare di più) , coinvolgendo giornalisti, anche internazionali, istituendo un PREMIO INTERNAZIONALE, non necessariamente su temi inerenti birra e tartufo, ma anche attualità o altro, premio che darebbe grande risalto e risonanza alla manifestazione e quindi ad Apecchio. Farei spettacoli (in parte già si fanno e possono essere benissimo ripresi dalla scorsa edizione del F. Alogastronomico, anche questi però andrebbero potenziati) di SHOW COOKING, con la partecipazione di cuochi anche conosciuti, con piatti e ricette a base di tartufo e birra, o altro. Inviterei altri produttori italiani di birra artigianale . Inviterei anche produttori stranieri di birra, magari uno ogni anno, con dimostrazioni e degustazioni di birra e piatti o prodotti tipici dei paesi di provenienza. Inviterei (una ogni anno) rappresentanze di località estere produttrici di tartufo bianco pregiato, della SVIZZERA ( CANTON TICINO, posso assicurarvi che ci sono chef e ristoranti di primissimo piano), della SLOVENIA, della CROAZIA, della SERBIA. Ma anche di zone produttrici di tartufo nero pregiato, FRANCIA ( ad esempio località del Perigord ,della Languedoc/Ruossillon, della Provenza, ecc. ecc.) SPAGNA ( ad es. località della Navarra, come Estella-Lizarra, La Valdorba, ecc. o località dell’Aragona, come Mora de Rubielos, ecc.). Anche in questo caso potrebbero essere proposti piatti e prodotti enogastronomici tipici della località ospite, magari in abbinamento con il tartufo bianco pregiato. Si potrebbe proporre un gemellaggio con altre realtà tartuficole estere europee , ma anche oltreoceano, negli U.S.A., e più precisamente in OREGON, dove si “cava” e si coltiva dell’ottimo tartufo bianco ( con l’ importante Festival del tartufo di EUGENE). Vorrei un maggior numero di stands : tartufo, birre, prodotti enogastronomici di qualità. Organizzerei sedute di tartuficoltura aperte a tutti quelli che vogliono partecipare. Investirei maggiori risorse in PUBBLICITA’ (affidandosi anche a un’agenzia pubblicitaria, utile evenualmente anche in fase di organizzazione e per eventuali contatti). La pubblicità di adesso è inadeguata e insufficiente. Un’adeguata azione pubblicitaria è necessaria per fare conoscere la manifestazione a livello sia nazionale che internazionale e per emergere in un contesto ormai saturo. Si potrebbero , nell’ambito di una manifestazione più importante e quindi con un adeguato budget, fare venire ospiti ( al posto del tanto bistrattato Bobby Solo) con un appeal superiore, di ben altra caratura, che attrarrebbero un pubblico più numeroso.Si potrebbe fare tanto altro. Una festa diversa non si crea in una sola notte, va studiata e pianificata fin da subito, adeguando il budget, valorizzando, integrando, ristrutturando, riconvertendo quello che già abbiamo, integrandolo con qualche cosa di nuovo. Si partirebbe da una base solida, che favorirebbe un salto di qualità dal quale tutti trarrebbero vantaggio, con creazione di maggiore ricchezza e occupazione, per la positiva ricaduta che una manifestazione di più ampio respiro avrebbe sul territorio, portandolo alla ribalta nazionale ed internazionale. Tutto è collegato e interconnesso. Le mie sono solo idee, condivisibili o opinabili e criticabili. Possono essere utopia, o anche solo stronzate, ma non c’è nulla, secondo me, che impedisca almeno di tentare. L’esperienza, la creatività,la tenacia, le aziende interessate, ci sono. Ci tengo, infine, a dire che non ho assolutamente nulla contro l’attuale festa, ripeto, le mie sono solo idee.

  7. “Farneticamente” hai detto semplicemente la verità e si fa solo progettando e programmando! Bravo o Brava 🙂
    Con Alogastronomia noi nel nostro piccolo stiamo rappresentando il territorio come tu dici e va solo migliorato, per adesso abbiamo solo iniziato ma comunque progettato. Alogastronomia è stata registrata e tutelata insieme al Trade Mark FESTIVAL NAZIONALE ALOGASTRONOMIA.
    Abbiamo già deciso le date del 2014 e già il progetto è stato presentato. Solo con il progetto si possono trovare soldi.
    Secondo me è necessario dividere gli eventi in modo da prendere diversi target ma cmq potenziati!
    BRAVO o BRAVA!
    Alo Cimo e se vuoi parliamone potresti essere utile!!!

  8. Dimenticavo… il premio sarà dal 2014 istituito quindi valorizzato. E’ già iniziato l’iter in regione e ti assicuro che sarà come chiedi te un personaggio che potrebbe servire a comunicare Apecchio!
    Ancora complimenti e mi piacerebbe parlarti!
    Alo Cimo

  9. Decisamente meglio! Quest’ultime proposte di Farneticante hanno contorni ben più definiti.
    Naturalmente ne va studiata la fattibilità ($)e soprattutto, poichè è impensabile che possano essere gestite da un solo soggetto, vanno affidate a: (cito)”persone (delle istituzione, della politica, delle varie associazioni, delle aziende, dei privati cittadini) dotate di competenza , esperienza, contatti e risorse tali da essere in grado di trasformare le parole in fatti, di tradurre le parole in progetti concreti”. Persone che suppongo tu, Farneticante, hai già individuato o sai individuare.
    Raccogli l’invito di Cimo, parlatene!

  10. Ottimo, davvero ottimo Farneticante!!!Mi piace quello che scrivi e come lo scrivi, condivido in pieno le tue bellissime proposte, anche se alcune sono difficili da fare, ma non impossibili!!!Come te spero che quelli che organizzano la festa del tartufoe quelli che organizzano l’alogastronomia , con il comune e le aziende che possono essere interessate si siedano intorno a un tavolo per organizzare insieme!!!

    Cimo, tu stai lavorando benissimo!!! ma se vuoi fare un festa importante, bisogna mettersi insieme. Se come dici tu gli eventi devono essere divisi, si prenderanno più target, ma le feste rimangono, soprattutto quella del tartufo, piccole. I finanziamenti, dopo il 2014,se gia deciso ormai per il festival dell’alogastornomia per il 2014, si possono trovare per una festa unica ma più importante.

    Se si continua di questo passo la festa del tartufo rischia l’estinzione mangiata a poco a poco da quella dell’alogastronomia (che in pratica è gia dentro la festa del tartufo)e dal fatto che tutti gli anni è uguale.

    Si possono mantenere anche 2 feste ma allora tutti devono lavorare insieme per migliorare tutte e due.

  11. Volendo scherzare verrebbe da dire che alla fine i “gufatori” l’hanno spuntata.
    Bobby Solo, durante la notte di sabato 05/Ott ha avuto un malore e non potrà essere presente al clou della Festa del Tartufo apecchiese.
    Si trovava a Città di Castello, nella tappa di trasferimento verso Apecchio, ed è stato ricoverato presso l’ospedale locale.
    Si tratta di infarto, ma non è in pericolo di vita. Questo è quanto.
    In bocca a lupo Bobby!

  12. Un plauso a Cimino che ha chiamato amici per aggiungere alla notizia di Bobby Solo il nome di Apecchio. Oggi il nome di Apecchio è su tutta la stampa Nazionale grazie alla pazzia di Cimino.
    Cimo pazzia in senso buono !!!

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