inverno infinito in alcune zone del pianeta

MAI COSI’ FREDDO A MAGGIO Lo scorso 2 maggio nella località di Grímsstaðir á Fjöllum è stata misurata la temperatura di 17,6°C sotto lo zero. Si tratta del nuovo primato di freddo per maggio che si sia mai registrato in Islanda: il precedente record era di -17,4°C nella località di Modrudalur á Fjöllum e resisteva da ben 36 anni secondo i dati ufficiali del Meteorologivsl Office Islandese. Risulta curioso il fatto che la zona in cui è stata misurato il picco di freddo record, (Grímsstaðir á Fjöllum), è esattamente lo stesso luogo dove l’investitore miliardario cinese, Huang Nubo , ha cercato di affittare o acquistare una vasta area di terreno, una questione che risulta essere molto controversa in Islanda.

ANCHE APRILE E’ STATO INVERNALE – Il Servizio Meteo Ufficiale prevede che il freddo anomalo potrebbe proseguire ancora, soprattutto nella parte più settentrionale dell’Islanda maggiormente esposta alle sortite artiche: tra l’altro questo trend va avanti da diverso tempo e basti pensare che lo scorso mese di aprile è risultato essere il più freddo a Reykjavik dal 2000 e ad Akureyri addirittura dal 1990. Ciò è accaduto nonostante lo scorso mese d’aprile sia risultato come uno dei più soleggiati della storia e con precipitazioni del 30% inferiori rispetto ai valori consoni stagionali.
Negli Stati Uniti quest’anno l’inverno sembra davvero non voler finire più, e la bizzarra situazione si è mostrata evidente alla fine della settimana scorsa: anziché portare sole e caldo i primi giorni di maggio infatti hanno regalato agli americani nuove nevicate e temperature gelide!

Nell’ultima parte della scorsa settimana infatti l’ennesima intensa perturbazione invernale, ribattezzata dai media americani Achille, ha attraversato la nazione, portando un nuovo brusco calo delle temperature e insolite nevicate che hanno imbiancato addirittura alcune regioni del Texas: in particolare ad Amarillo si è passati dalla giornata estiva di martedì 30 aprile, caratterizzata dal sole e dai 36 gradi delle ore più calde, al brusco ritorno dell’inverno nella giornata di giovedì 2 maggio, quando la temperatura nelle prime ore del giorno è crollata fino a toccare gli 0 gradi e da un cielo plumbeo sono arrivati addirittura dei fiocchi di neve!

Le nevicate più importanti invece la forte e fredda perturbazione le ha portate nel Midwest e lungo gran parte delle Montagne Rocciose, regioni in cui numerose zone hanno ricevuto più di 20 centimetri di neve, con la nevicata più abbondante a Buckhorn Mountain (Colorado), dove il manto nevoso ha superato i 70 centimetri mentre sempre in Colorado i 36 centimetri caduti a Fort Collins costituiscono per questa località la seconda più abbondante nevicata di sempre nel mese di maggio dopo quella del lontano 1893!

E ci sono anche città per cui la nevicata della settimana passata rappresenta un vero e proprio record: a Rochester, in Minnesota, i 36 centimetri caduti quest’anno superano di circa 5 centimetri il recedente record del mese, toccato il 4-5 maggio del 1944; a Omaha, in Nebraska, dove i cittadini hanno potuto osservare un vero e proprio temporale di neve, con 8 centimetri di neve è stato battuto il record del 9 maggio 1945, quando il manto nevoso aveva raggiunto i 5 centimetri; a Tulsa, in Oklahoma, non aveva mai nevicato prima nel mese di maggio, e quindi i fiocchi caduti giovedì 2 rappresentano un evento senza precedenti nella Storia.

 

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