Promised land: un film che ci assomiglia

Una storia che sembra ripresa nel nostro paese, le vicende del gasdotto che ci hanno pesantemente coinvolti negli ultimi anni, sono decisamente sovrapponibili alla trama di questo film.
Promised Land, il film di Gus Van Sant con Matt Damon, John Krasinski, Frances McDormand e Rosemarie DeWitt. Protagonista della storia è Steve Butler, un abile ed amabile venditore di una grande corporation che, con la collega Sue Thomason, viene inviato in una piccola cittadina rurale del cui territorio deve acquisire i diritti di trivellazione. Inizialmente la comunità, colpita duramente dalla crisi economica, appare più che bendisposta a concludere l’affare: ma l’opposizione di un rispettato insegnante e di un leader di un movimento popolare complica non di poco i piani di Steve.
Del film vi presentiamo oggi il trailer italiano:

Quest’articolo è stato letto 97 volte.

14 thoughts on “Promised land: un film che ci assomiglia

  1. Grazie Massimo di questo contributo ma purtroppo i nostri amministratori, ottusi e per nulla lungimiranti, hanno già fatto del loro peggio per rendere questo paese lo spettro di quello che qualche tempo fa si poteva chiamare paese. Spero che guardino il film, si pentano e non si ricandidino.

  2. Mi trovo d’accordo sui ” nostri amministratori ” perche’ sono sufficentemente scarsi . Ma non mi trovi d’accordo fra l’enorme differenza tra una trivellazione/estrazione di gas e il passaggio di una pipeline. Informatevi ,poi se si vuole usare queste informazioni e film per altri scopi ………….

  3. Certo che c’è differenza tra una trivellazione e un gasdotto, ma il concetto rimane pressoché uguale: svendere il territorio e/o devastarlo con tubi, pale, fotovoltaico (nei campi) non mi sembra la soluzione adatta. O meglio, sarebbe la soluzione adatta se non si facessero tanti progetti sul turismo legato all’ambiente e al paesaggio e così via. I capetti devono decidere: o agriturismi o gasdotti&co, o il paesaggio o gli investimenti(?), tutte e due le cose non si possono fare, agli olandesi le pale in vacanza non piacciono

  4. Neanche a me piace pagare la luce il triplo degli olandesi.

    Loro che i monti non li hanno, hanno riempito il mare di pale.
    Noi avremmo gridato al vilipendio del paesaggio.
    Loro ne vanno orgogliosi perché sono un segno di attenzione verso il pianeta e ne risparmiano le risorse.

  5. Eccicredo che avremmo gridato al vilipendio, vuoi mettere le colline del Montefeltro con gli sbarramenti sul Mare del Nord?
    Ognuno deve fare i soldi con quello ha, i turisti che vanno in Olanda vogliono l’erba e i clitoridi, quelli che vengono in Italia il paesaggio (artistico e naturale) e la Scalmarita©.
    ps: Se esistesse un luogo che unisse tutto quanto sarebbe ancora meglio

  6. In Italia le “energie rinnovabili” servono a dare l’appalto all’amico dell’amico non per una green politica. Vogliamo forse paragonarci ai popoli dell’Europa el nord?

  7. Credo sia la prima volta che su questo blog un interlocutore di chiaro parere avverso (rif.fu Promise land), mi risponde a tono, senza aggredire, senza berciare, esprimendo semplicemente il suo (stralegittimo e per certi versi inoppugnabile) punto di vista. Grazie!
    Detto questo, e scusate la sviolinata, credo sia chiaro a tutti che “botte piena e moglie ubrica” sono inconciliabili. Posto che il pianeta Terra possa dare 100 in termini di risorse, stiamo consumando 150. Insostenibile! Dobbiamo PER FORZA orientarci al rinnovabile e per questo c’è un pegno da pagare.
    Una domanda ai “puristi”: La vostra coscienza è tranquilla quando il TV di CASA VOSTRA va a “neutroni francesi”, “carbon fossile ucraino” o “petrolio libico”, o forse non lo sarebbe di più se andasse col vento di Montebuono?

    Ciò che dice kenzo purtroppo è verità. Dietro il businnes delle Pale ci sono interessi che spesso sconfinano con interessi mafiosi. Servono assolutamente “CERTEZZE” in questo senso. Però non si può partire dal presupposto “criminalità” altrimenti non faremo mai niente e non arriveremo da nessuna parte.

  8. Chi viene in Italia vuole il paesaggio e la scalmarita!!!Non credo pero che si possono accogliere in case con solo camino x scaldare e cucinare e candele x fare luce faccendo a meno di tutte le tecnologie che abbiamo oggi!I nostri nonni ci riuscivano noi non penso!

  9. Giù fem’ a capicci: non si sta dicendo di torneare all’età della pietra, ma solo che le fottute pale (orma frutto di un business illecito) bisogna metterle eccome, ma a Calcinelli, a Lucrezia, in posti a vocazione industriale e non turistica. Stessa cosa il fotovoltaico: ho un agriturismo sul quale ho investito soldi ed energie, un giorno un superbirbo decide di fare una distesa di silicioenonsochecccazzo in piena campagna, in mezzo a campi (coltivabili) e alberi, cosa dovrei fare? Che motivo avrebbero i coniugi Van Gogh o l’allegra famiglia Van Basten di venire in un luogo antropizzato né più né meno come Rotterdam?

  10. purtroppo in italia in queste opere c’è sempre lo zampino di qualcuno che ha interessi abbastanza loschi dietro, ma pensate bene se tutto fosse fatto con chiarezza e trasparenza, che motivo avrebbe la famigla rossi di pagare di più la corrente? che motivo avrebbe la famiglia bianchi di respirare l’aria inquinata? che motivo avrebbe la famiglia marrone di mangiare cibo contaminato? ma che ci importa tanto abbiamo le colline che dipingeva caravaggio. voi pensate ai paesaggi io penso alla salute

  11. Giu fem a capicci oggi giorno Van Gogh e Van Basten trovano le pale anche nelle migliore localita turistiche!Il business illecito esiste non solo sulle pale ma anche in qualche agriturismo!Comunque ben venga l agriturismo che ti fa guadagnare ma x piacere lascia che risparmio anche io denaro e salute.

  12. pochi discorsi: basta con le grandi pale, ormai è noto quante fufigne nascondono. E vai con il microeolico. Perchè cavolo un apecchiese dovrebbe essere a favore di un tubo che porta il gas in Europa a discapito della propria economia?!
    Perchè volete voltare le spalle all’economia nascente del turismo ambientale, si vedono turisti che brancolano alla ricerca di sentieri inesistenti, le poche tabelle che ci sono non portano da nessuna parte. E li senti dire “posti bellissimi” ma non sanno che fare. Per fortuna qualcosa si muove, come le iniziative notrace, spero che trovino l’appoggio dei paesani e che si inizi a parlare di ambiente in senso positivo.

  13. Caro “fu Promise land” non mi sembra che i tanto desiderati turisti portino un esorbitante giro di soldi all’economia Apecchiese, il 95% dei turisti stranieri che viene ad Apecchio, si prefigge ogni giorno una meta diversa, (tra le preferite ci sono: Urbino – Città di Castello – Assisi – Sansepolcro – Gubbio) molti di questi durante la settimana di soggiorno nel tuo Agriturismo, neanche mettono piede ad Apecchio, quindi non vedo nessu ritorno economico per Apecchio, fuorchè il Tuo!!!! Sono molto contento che tu tragga profitto dal tuo investimento, ma se permetti i turisti con le macchine impolverate ad Apecchio danno poco… fidati!!
    Saluti a tutti i lettori di Apecchio.net

Rispondi a Anonimo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *