CAGLI – GIORNATA FAI DI PRIMAVERA 23-24 MARZO 2013

GIORNATA FAI DI PRIMAVERA A CAGLI

Particolarmente ricca sarà la Giornata FAI di Primavera (23-24 marzo 2013) a Cagli dove, in sinergia con il Comune di Cagli e la Parrocchia della Cattedrale, si aprono al pubblico tre beni monumentali: il Polo Culturale di Eccellenza, il cantiere del Museo Archeologico e la ritrovata cripta della Cattedrale. Da molti anni la Giornata FAI a Cagli è ormai un consolidato e importante appuntamento che consente non solo di vedere spazi monumentali del tutto inediti ma addirittura, cosa davvero rara, di entrare nei cantieri consentendo al grande pubblico di apprezzare ancor meglio l’azione di restauro e valorizzazione in corso. La ‘tradizione’ è stata rispettata anche per il 2013 attraverso l’impegno dello stimatissimo Alberto Mazzacchera da lungo tempo Responsabile FAI di Cagli (e membro del consiglio della Delegazione Provinciale) in sinergia con il FAI di Pesaro e Urbino, il FAI Marche, le guide ed i volontari FAI ed gli apprendisti ciceroni dell’Istituto Statale Comprensivo Franco Michelini Tocci. Il prezioso Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli è stato più volte oggetto di visita da parte del FAI fin dagli anni in cui era il cantiere che da residenza privata lo stava trasformando in un pubblico palazzo destinato alla cultura. Oggi è possibile perciò vedere come una delle funzioni di questo progetto di restauro si è materializzata nel Polo Culturale costituito dalla biblioteca, l’archivio storico, la fototeca e la mediateca comunali. Accanto a questo palazzo del Seicento è il recupero della dimensione monumentale di una rilevante parte del duecentesco Palazzo del Podestà che risulta inglobato nel Palazzo Pubblico. Il restauro ha permesso anche il raddoppio delle superfici destinate al Museo Archeologico. Il pubblico potrà vedere tali spazi inediti al termine dei complessi lavori (mancano principalmente le tinteggiature ed il trattamento dei pavimenti) e prima dell’inserimento degli allestimenti che ospiteranno i reperti archeologici. Infine è lo spazio della recuperata cripta della Cattedrale che seppure trasformata con i lavori di ampliamento del sacro edificio durati un secolo a partire dal 1646 mantiene inalterato parte del suo fascino. Pressoché integro è invece il vano quadrangolare munito di feritoie che è posto alla base del campanile medioevale. La cripta è stata liberata alquanto di recente sia dalla centrale termica della Cattedrale e sia dall’ossario. Il visitatori potranno vedere uno spazio parzialmente recuperato che è nell’attesa di acquisire, con ulteriori lavori di restauro, la sua nuova funzione pubblica. Una tappa imperdibile, dunque, che non a caso il FAI Marche ha inteso segnalare attraverso i mass-media e prossime trasmissioni in programmazione quali “Cose dell’altro Geo” condotta da Massimiliano Ossini su RAI Tre.

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