Anche quest’anno, seppur in tono minore, s’è svolto l’immancabile appuntamento dell’estate apecchiese “Il week-end dei morti viventi”, giunto oramai alla n-esima edizione.
Anche quest’anno decine di ex-vivi si sono riuniti nella celeberrima via Dante, davanti alla vetrina del Maestro, vero mattatore dell’evento, che tra una telefonata e un tuffo nell’alogastronomia del loco, pontificava su ambate secche e ritardatari.
Purtroppo ogni anno qualche ex-vivo ritorna più deluso che ricco dall’esperienza appenninica e decide di tornarsene nella fossa.
Si ringrazia comunque, da parte della popolazione tutta, il Maestro, che con la sua consueta intraprendenza anche quest’anno ha reso possibile il pienone di tutti ( e sottolineo tutti) alberghi, agriturismi, ristoranti e, in mancanza di questi, anche di qualche posto auto messo gentilmente a disposizione dagli indigeni.
Con l’augurio di buona tombola diamo l’arrivederci al prossimo anno per una nuova edizione de “Il week-end dei morti viventi”!!!
Luther puo piacere o no l importante che non sia negativo!A me personalmente non mi interessa ma non mi disturba.Anzi quei due giorni ho visto qualche anime in piu vive o morte che siano .Sicuramente tu sei uno che ti dai da fare x il paese e che ogni wend kend porti tanta gente.Pero pensa se altre cento persone farebbe come il prof. moltplica i panini,le bevande,i pasti e tutto il resto venduto in loco e fa la somma.questa manifestazione penso non sia costata niente al comune dunque ben venga e magari anche altre simile.
Cume’ sen visti pochi movimenti? D’ solit c’eren certi movimenti….
Pochi movimenti ?Meglio pochi che niente !Questo almeno non e costato !
Ancora dan retta ma Pazzaglia???!
Anche quest’anno, seppur in tono minore, s’è svolto l’immancabile appuntamento dell’estate apecchiese “Il week-end dei morti viventi”, giunto oramai alla n-esima edizione.
Anche quest’anno decine di ex-vivi si sono riuniti nella celeberrima via Dante, davanti alla vetrina del Maestro, vero mattatore dell’evento, che tra una telefonata e un tuffo nell’alogastronomia del loco, pontificava su ambate secche e ritardatari.
Purtroppo ogni anno qualche ex-vivo ritorna più deluso che ricco dall’esperienza appenninica e decide di tornarsene nella fossa.
Si ringrazia comunque, da parte della popolazione tutta, il Maestro, che con la sua consueta intraprendenza anche quest’anno ha reso possibile il pienone di tutti ( e sottolineo tutti) alberghi, agriturismi, ristoranti e, in mancanza di questi, anche di qualche posto auto messo gentilmente a disposizione dagli indigeni.
Con l’augurio di buona tombola diamo l’arrivederci al prossimo anno per una nuova edizione de “Il week-end dei morti viventi”!!!
Luther puo piacere o no l importante che non sia negativo!A me personalmente non mi interessa ma non mi disturba.Anzi quei due giorni ho visto qualche anime in piu vive o morte che siano .Sicuramente tu sei uno che ti dai da fare x il paese e che ogni wend kend porti tanta gente.Pero pensa se altre cento persone farebbe come il prof. moltplica i panini,le bevande,i pasti e tutto il resto venduto in loco e fa la somma.questa manifestazione penso non sia costata niente al comune dunque ben venga e magari anche altre simile.