Celebrazioni del 25 Aprile: le foto di Apecchio e di Montecastelli

Comune di Apecchio

FESTA DELLA LIBERAZIONE A MONTECASTELLI

Martedì 24 aprile ORA E SEMPRE RESISTENZA: serata in collaborazione con la sezione A.N.P.I Altotevere

-ore 18 Commemorazione presso la lapide di Giuseppe Bernardini, situata all’incrovio tra Via della Chiesa e Viale Europa, alla presenza dei familiari, del Sindaco Giampiero Giulietti, del Parroco Don Graziano Bartolucci, del Consigliere Comunale Raffaella Violini, del Presidente e di tutto il Circolo Arci Varanasi.

La serata proseguirà presso la struttura del Circolo con la Cena …Resistente, lettura di testi e poesie che fanno parte del Patrimonio e della Memoria storica del nostro paese, ognuno potrà aggiungere la propria testimonianza.


TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE.

MA CHI ERA GIUSEPPE BERNARDINI???
Il brano che segue è tratto dalla lettera di un nipote.

Giuseppe Bernardini si arruolò molto giovane nell’arma dei carabinieri, dopo l’armistizio dell’otto settembre entrò nella lotta partigiana (brigata Garibaldi).
Parlando di lui con i nipoti e fratelli (mio nonno) che lo hanno conosciuto, emerge un ritratto di un giovane pacato e discreto con saldi e profondi principi di equità e giustizia sociale, che fatalmente aveva messo in conto la possibilità del sacrificio: portava sotto il bavero della giacca la stelletta partigiana e a chi (la sorella soprattutto) lo avvertiva: “se ti prendono …” rispondeva “ …se mi prendono, terra sopra”.
Venne catturato dai nazi-fascisti in una frazione nei pressi del capoluogo di Apecchio (Pian di Molino).
Venne portato via in un’auto grigia, tra le urla di disperazione della sorella che vide la scena e capì che non lo avrebbe mai più rivisto. Da questo punto le sue tracce si perdono. Solo dopo due anni la famiglia riuscì a scoprire dove era sepolto, alla fine della guerra.
La famiglia ha cercato di ricostruire negli anni i fatti cercando informazioni.

Fino alla fine degli anni ottanta la versione ufficiale della sua uccisione era questa:
portato nel comando tedesco di Montecastelli fu interrogato e torturato a lungo, poi di sera riuscì a liberarsi e saltare da una finestra cercando poi di perdersi nei campi oltre la ferrovia, ma saltando una siepe fu fermato da una raffica di mitra.

Alcuni anni fa una coppia di signori di Montecastelli venne in Apecchio e nella pizzeria del (nipote diretto di Giuseppe) chiese proprio a lui informazioni sulla famiglia Bernardini perché, passato molto tempo e ormai morti i protagonisti, “volevano raccontare la vera versione della storia”, che in sintesi è quella che segue:

Giuseppe fu interrogato e torturato a lungo al comando di Montecastelli e quella sera riuscì effettivamente a liberarsi e saltare dalla finestra (evidentemente calcolò di avere ancora abbastanza energie e tento il tutto per tutto) pare approfittando della distrazione causata dal passaggio di un treno o altro mezzo, ma da questo punto in poi la versione è radicalmente diversa. Correndo nel buio riuscì a dileguarsi, ma anziché scappare verso i campi (presumibilmente in quel momento non sapeva neanche dove si trovasse), entro in chiesa e si nascose.
Rimase dentro tutta la notte.
Le sue ricerche non dettero esito; era buio e forse lo pensarono fuggito nei campi, i tedeschi erano in ritirata e probabilmente decisero di non perdere altro tempo.
La mattina il parroco entrando lo trovò in chiesa, sembra in sacrestia, lui disse chi era e che aveva bisogno di aiuto. Il parroco gli disse di rimanere lì, mentre lui avrebbe chiamato “uno che poteva aiutarlo”.
Poco dopo si ripresentò con un signore, noto fascista del luogo, che gli si avvicino e gli sparò in viso a bruciapelo.
Poi il corpo fu portato dietro una siepe e venne diffusa la prima versione, quella secondo la quale la morte era avvenuta la sera prima per una raffica di mitra, e il cadavere sarebbe stato trovato solo dopo grazie alla luce del giorno.
Questi sembra siano purtroppo i tragici fatti.

Lo zio Giuseppe appartiene alla categoria di chi è capace di lottare fino al sacrificio estremo per un’idea di libertà.
Chi ha lottato e si è sacrificato per un’idea di libertà ci lascia, oltre al contributo dato all’esistenza delle cose buone che la nostra società riesce ancora ad esprimere, la testimonianza di un impegno per la ricerca di un mondo migliore, rispettoso e non sottomesso agli egoismi ed al profitto ad ogni costo, E forse, simbolicamente, ci propone il testimone.

Lo zio Giuseppe (che non abbiamo mai conosciuto se non attraverso i vividi racconti di famiglia) era un partigiano; probabilmente comunista, forse anche cattolico. Ed era un carabiniere. Soprattutto aveva vent’anni. Ci lascia anche la testimonianza di un tempo in cui era possibile essere tutte queste cose insieme.

A nome della famiglia di Giuseppe, che a distanza di tanto tempo lo ricorda con affetto, vi ringraziamo per questa vostra iniziativa.
link al sito varanasiarci

Comune di Cantiano
CEA Monte Catria Bosco di Tecchie, Consorzio Terre Alte e L’ANPI vi invitano:
25 Aprile 2012
Sulle Strade della Libertà
Cantiano – la Battaglia di Vilano 1944
www.comunecantiano.eu/ANPI/

Il 25 aprile 2012 il Comune di Cantiano in collaborazione con l’ANPI di Cantiano e il Centro Educazione Ambientale del Catria e del Bosco di Tecchie ( Consorzio Terre Alte ) organizzerà una passeggiata della memoria, sul territorio della battaglia di Vilano, scontro avvenuto nel marzo 1944 tra la brigata partigiana Garibaldi e forze nazi-fasciste. Lungo il percorso incontreremo alcuni partigiani e staffette protagonisti della memorabile battaglia che ci racconteranno la loro esperienza.

Appuntamento ore 14.30 Presso la Chiesa di San Crescentino.
Partenza sul sentiero che si sviluppa per 2.700 mt. Passando per casa San Polo, Casa Colle, il Cippo che ricorda la battaglia di Vilano fino alla Chiesa Madonna della Neve.
All’arrivo il prato intorno alla chiesa sarà a disposizione dei partecipanti per condividere insieme la merenda.
Alle ore 18.30 partenza in pullman del comune di Cantiano per la chiesa di San Crescentino.

Caratteristiche:
Percorso facile
Mt. 2700
Dislivello mt. 223 sul livello del Mare
Il Gruppo avrà guide GAE del Consorzio Terre Alte
Assicurazione per ogni partecipante.
Passeggiata gratuita

Per Informazioni e Prenotazioni:
• Ufficio Turismo Comune di Cantiano tel. 0721 789936 ufficioturismo@comune.cantiano.pu.it
• Consorzio Terre Alte tel. 335 1743538 Cea@labter.com

…PRIMA CHE LA MEMORIA SVANISCA…
Pochi partigiani
Combatterono
dall’alba al tramonto
contro agguerriti
reparti nazi-fascisti
per la conquista
della libertà
della democrazia

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